Il personal trainer è un tecnico del settore fitness che deve essere qualificato da corsi universitari e da corsi organizzati da enti di formazione riguardanti il fitness. Il compito del personal trainer è di valutare lo stato di forma fisica del soggetto che lo ha contatto e di programmare una serie di allenamenti che dovranno essere divertenti, coinvolgenti e atti a raggiungere lo scopo che il cliente si è prefissato.

Il Personal Trainer darà:

  • Consigli su come raggiungere gli obiettivi prefissati;
  • Stimolo ad allenarsi con costanza;
  • Stimolo motivazionale;
  • Assistenza posturale durante gli allenamenti.

COME SI SVOLGE LA SEDUTA DI ALLENAMENTO?

L’allenamento in personal trainer in media dura un’ora. La prima seduta di solito viene utilizzata per compilare l’anamnesi, ovvero la raccolta di tutta una serie di dati, da quelli anagrafici, alla valutazione dello stato di salute dei grandi organi e distretti corporei, alla storia sportiva del soggetto, a quali obiettivi ambisce, con che frequenza intende allenarsi ecc…

La prima seduta sarà utilizzata per testare il cliente. I test varieranno a seconda del caso e dell’obiettivo che si vuole raggiungere. Fra i tanti si possono eseguire:

  • Test per valutazione V02max;
  • Test per la mobilità articolare;
  • Test per la forza muscolare;
  • Valutazione posturale e altri ancora.

CHE CREDENZIALI DEVE AVERE UN PERSONAL TRAINER?

Preferibilmente dovrebbe essere un laureato in scienze motorie che si è specializzato tramite master e corsi vari in diverse discipline riguardanti il fitness e altre discipline sportive (yoga, pilates, nuoto, ciclismo, tennis ecc.). Deve almeno aver frequentato i corsi di specializzazione, diffidare assolutamente da chi non ha nessun titolo di studio ma vanta esperienze annuali di allenamento o cose del genere (i cosiddetti praticoni!!!) perché potenzialmente pericolosi per la salute del cliente.

Altro punto importante il Personal Trainer deve essere in possesso di un attestato di partecipazione ad un corso di pronto soccorso e rianimazione nel caso in cui durante un allenamento succedesse qualcosa di traumatico affinché egli sia subito in grado di tamponare la situazione di emergenza in attesa di operatori qualificati. Una volta visionate le qualifiche, il fattore esperienza è sicuramente un modo di presentarsi ottimo, in quanto un soggetto competente perché ha studiato se ha avuto modo di praticare determinati sport saprà essere più esauriente nelle spiegazioni, saprà trasmettere maggiori sensazioni e sarà più empatico.

Il Personal Trainer deve avere anche una preparazione di base riguardo i principali tipi di patologie che un cliente può presentare (diabete, ipertensione, osteoporosi, scoliosi, spalla instabile ecc…) in modo da sapere proporre allenamenti giusti e mai pericolosi (in questo caso il fatto di essere laureati è sicuramente un vantaggio rispetto ai colleghi non laureati). Il personal trainer dev’essere un buon comunicatore e un buon motivatore. È inutile essere un super tecnico se poi non si riesce a trasmettere sensazioni positive e voglia di allenarsi. Nel rapporto one to one questo fattore è fondamentale.

Fonte: My-PersonalTrainer.it